Seconda guerra: Luigi XII (1499-1504)

Sintesi della guerra

Divenuto re, Luigi XII di Francia, rifacendosi ai diritti ereditati dalla nonna Valentina Visconti, intraprese la spedizione del 14991500 in Italia e conquistò il Ducato di Milano (1500). Meno fortunata fu la conquista di Napoli, preparata dal Trattato di Granada (novembre 1500), che prevedeva una spartizione delle conquiste tra Francia e Spagna, garantita dalla neutralità (ottenuta per via diplomatica) di Venezia e del papa.

Nell’estate del 1501 Napoli era conquistata, ma sopravvenuto il disaccordo tra gli alleati e la conseguente guerra tra Francia e Spagna, la spedizione finì per i Francesi in un completo disastro; dopo quasi due anni di resistenza essi furono sconfitti presso il Garigliano nel 1503.

Sviluppi

A Carlo VIII succede il cugino Luigi XII che rinnova i progetti espansionistici del predecessore avanzando pretese sul Ducato di Milano come discendente dei Visconti. Ancora una volta l’impresa è preceduta da un’attenta azione diplomatica: con un accordo firmato a Blois nel 1499 il sovrano francese si assicura l’appoggio di Venezia che mira a estendere i propri domini di terraferma; agli svizzeri, le cui truppe costituiscono il nerbo dell’esercito francese, promette la Contea di Bellinzona e al papa offre l’impegno di appoggiare il figlio Cesare Borgia nel suo progetto di conquista della Romagna.

Milano è espugnata il 2 settembre 1499 e Ludovico il Moro ripara in Germania presso Massimiliano I d’Asburgo (marito di Bianca Maria Sforza, nipote del Moro). Insieme alle forze asburgiche, Ludovico riesce a riprendere Milano per un breve periodo, ma nel 1500 viene fatto prigioniero e trasferito in Francia, dove muore nel 1508. Per ciò che concerne il fronte meridionale della penisola, dopo il fallimento militare dell’impresa di Carlo VIII, il nuovo re di Francia il 2 novembre 1500 stipula a Granada un trattato di spartizione dell’Italia del sud con Ferdinando il Cattolico. Il re di Spagna mira a eliminare la dinastia cadetta aragonese di Napoli e a riunire al possesso della Sicilia quello della Calabria e della Puglia, mentre ai francesi vengono riservate Campania e Abruzzo.

Napoli è occupata dai francesi nel 1501, ma al momento della divisione nasce un conflitto tra i due occupanti e alla fine gli spagnoli, guidati da Consalvo di Cordova, hanno la meglio. Con il trattato di Lione del 1504 la Francia è costretta a rinunciare al Regno di Napoli che, a partire da allora, rimarrà per due secoli sotto la sfera di influenza spagnola.


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